Strategie SEO efficaci per i siti ausiliari: guida completa per aumentare il traffico

Autore: Anonimo Pubblicato: 23 maggio 2025 Categoria: Marketing e pubblicità

Cos’è una strategia vincente per strategie SEO per siti ausiliari e perché è cruciale?

Quando parliamo di strategie SEO per siti ausiliari, ci riferiamo a un insieme di attività studiate per aumentare traffico sito web grazie all’ottimizzazione SEO siti secondari. Sei un piccolo imprenditore con un sito web principale, ma hai anche una rete di blog, landing page o siti tematici? Allora sai bene che far emergere questi siti “secondari” è come far brillare diverse piccole luci in un grande cielo notturno: ogni luce deve essere ben posizionata e curata per attirare la giusta attenzione.

Per capire l’importanza delle tecniche SEO efficaci, pensa a un negozio in una strada laterale di una grande città. Senza la giusta segnaletica o senza apparire sulle mappe digitali del cliente, sarà come se questo locale non esistesse. L’ottimizzazione SEO permette proprio di posizionare questi negozi nascosti sotto un faro potente che attira il traffico giusto!

Secondo studi recenti, il 61% di chi gestisce un sito web ha aumentato il proprio traffico del 30%-50% semplicemente adottando strategie mirate per siti secondari.📈

Quali tecniche SEO efficaci adottare per come migliorare traffico sito nei siti ausiliari?

Non basta creare tanti siti o landing page: bisogna sapere come migliorare traffico sito attraverso una ottimizzazione SEO siti secondari studiata a regola d’arte. Ecco 7 tecniche SEO efficaci che funzionano davvero e facili da implementare:

  1. 🔍 Keyword research mirata: Scegli parole chiave meno competitive e più specifiche per ogni sito ausiliario. Ad esempio, un’azienda che vende prodotti naturali potrebbe creare un sito dedicato solo a “cosmetici bio per pelli sensibili” invece di puntare genericamente a “cosmetici”.
  2. 📝 Contenuti unici e approfonditi: Ogni sito deve offrire valore aggiunto. Un parco divertimenti che crea un sito secondario con guide dettagliate sulla “sicurezza nei giochi per bambini” catturerà l’attenzione di un pubblico molto targettizzato.
  3. ⚙️ Ottimizzazione tecnica SEO: Controlla velocità di caricamento, indicizzazione e struttura URL per ogni sito secondario come fossero gemme preziose. La differenza tra un sito che carica in 2 secondi e uno che impiega 8 è come quella tra una macchina sportiva e una vecchia utilitaria🚗.
  4. 🔗 Link building intersite: Collega tra loro i siti ausiliari e il sito principale con link strutturati. Questo processo è come creare ponti di collegamento tra piccoli isolotti per facilitare il passaggio dei visitatori.
  5. 📱 Mobile optimization: Più del 55% del traffico web proviene da dispositivi mobili. Se un sito secondario non è mobile friendly, è come mettere la porta principale in un vicolo cieco. Aggiusta i tuoi siti per smartphone e tablet!
  6. 💬 SEO locale: Se i siti ausiliari riguardano servizi geografici, inserisci dati di localizzazione, recensioni e Google My Business per aumentare visibilità tra chi cerca vicino a sé.
  7. 📊 Monitoraggio e analisi continua: Usa Google Analytics e Search Console per capire quale tecnica funziona e cosa va migliorato. La SEO non è un lavoro statico, è come un giardino da potare e annaffiare continuamente per vedere i fiori sbocciare.

Quando e perché le strategie SEO per siti ausiliari diventano fondamentali per gli imprenditori?

Spesso si pensa che solo il sito principale debba essere ottimizzato, ma in realtà la più grande crescita si ottiene sfruttando anche i siti secondari. Perché? Immagina il web come una rete di sentieri in un bosco: più sentieri ben tracciati crei, più facile sarà per gli esploratori (utenti) trovare la tua radura nascosta (offerta). Questi sentieri sono le strategie SEO per siti ausiliari.

Dati alla mano, gli e-commerce che hanno implementato SEO dedicata ai siti ausiliari hanno visto un incremento medio del traffico complessivo del +42% in meno di 6 mesi, rispetto a quelli che si sono concentrati solo sul sito principale.

Se non credi che valga la pena investire in questa direzione, considera questa analogia: un giardiniere che innaffia solo l’albero principale ma lascia seccare i cespugli intorno rischia di vedere un giardino trascurato. Il trucco sta nel mantenere un equilibrio.

Dove trovano spazio le migliori tecniche SEO efficaci nei siti ausiliari?

È qui che si fa interessante. La SEO per siti ausiliari può spaziare dal blog tematico, alle pagine di destinazione dedicate a una promozione, fino ai micro-siti per prodotto o categoria. Ecco dove si applicano meglio:

Come applicare praticamente queste strategie? Ecco la guida passo passo per ottimizzazione SEO siti secondari

Iniziare può sembrare complicato, ma ecco sette passaggi concreti per mettere in azione queste strategie SEO per siti ausiliari:

  1. 🧭 Analizza il pubblico e definisci chiaramente l’obiettivo di ogni sito ausiliario.
  2. 🔎 Fai una keyword research orientata al target e alle nicchie di settore.
  3. ✍️ Scrivi contenuti originali, chiari e focalizzati sulla domanda reale degli utenti.
  4. 🖥️ Assicurati che la struttura tecnica sia efficiente: sitemap, URL parlanti e mobile friendly.
  5. 🔄 Collega in modo strategico i siti secondari tra loro e al sito principale.
  6. 📈 Installa strumenti di analytics per monitorare risultati e comportamenti degli utenti.
  7. ⚡ Aggiorna costantemente i contenuti e correggi le strategie dove necessario, usando dati oggettivi.

Miti e malintesi sul SEO per siti web piccoli che blocca la crescita

Molti pensano che siti ausiliari siano inutili o che basti concentrarsi sul sito principale. In realtà, robusti dati dimostrano il contrario. Altri credono che basti “inserire parole chiave” senza una visione complessiva. Ecco i 3 miti principali:

Tabella comparativa: principali tecniche SEO efficaci per siti ausiliari — vantaggi e svantaggi

Tecnica SEO #pro# #contro#
Keyword long-tail specifiche 🔝 Maggior conversione, meno concorrenza 🔻 Volume traffico inferiore
Contenuti unici e originali ✔️ Autorità migliorata, utenti coinvolti ⏳ Richiede più tempo e risorse
Ottimizzazione mobile 📱 Accesso da dispositivi ovunque ⚙️ Costi di sviluppo più alti
Link building interno ed esterno 🔗 Migliora indicizzazione e ranking ⚠️ Rischio penalizzazioni se fatto male
SEO locale 📍 Targettizzazione geografica precisa 🌍 Limitata a mercati regionali
Monitoraggio continuo 🧐 Correzioni tempestive, dati oggettivi 🚨 Richiede competenze e risorse
Landing page tematiche 🎯 Alta focalizzazione sull’argomento ⚠️ Richiede aggiornamenti frequenti
Aggiornamento contenuti ♻️ Mantenimento posizionamento e valore ⏱ Dispendioso in termini di tempo
Struttura URL semplice 🔍 Migliora lettura da motori di ricerca 📌 Può richiedere rifacimenti tecnici
Utilizzo di dati strutturati ⭐ Miglior visibilità con rich snippet ⚙️ Implementazione complessa

Cosa dice la scienza della SEO e gli esperti su queste strategie SEO per siti ausiliari?

Neil Patel, uno dei guru mondiali del digitale, sostiene che “L’ottimizzazione dei siti secondari è come costruire rampe laterali intelligenti per una strada principale: più punti di accesso crei, più traffico attrai.” Questa frase ci fa capire quanto sia strategico ampliare l’orizzonte SEO.

Un esperimento condotto su un gruppo di 50 siti e-commerce ha mostrato come il 73% abbia aumentato significativamente il volume di traffico dopo aver integrato strategie dedicate ai siti ausiliari con focus geografico e contenuti specifici. La chiave? Non polverizzare le risorse, ma investire in un piano coerente e personalizzato.

Perché le strategie SEO per siti ausiliari sono un investimento intelligente?

Immagina di avere un’azienda di servizi: il sito principale è il negozio fisico, mentre i siti ausiliari sono come ambasciatori diffusi nel territorio digitale. Quando hai più ambasciatori ben preparati, la tua reputazione cresce ovunque e il traffico si moltiplica. Secondo il rapporto HubSpot, le aziende con un buon ecosistema di siti secondari realizzano una crescita media del 35% nel traffico e nelle conversioni, rispetto al 12% di quelle che si limitano a un solo sito.

Non si tratta di una strategia da “uno e fatto”, ma di un processo continuo per come migliorare traffico sito con creatività, perseveranza e dati alla mano.

Domande Frequenti sulle strategie SEO per siti ausiliari

1. Che differenza c’è tra SEO per siti ausiliari e SEO per siti principali?

La SEO per siti ausiliari si concentra su ottimizzazioni mirate per siti web secondari, meno generici ma focalizzati su nicchie specifiche o funzioni particolari. Questo approccio permette di coprire più keyword meno competitive e incrementare il aumentare traffico sito web su più fronti rispetto al solo sito principale.

2. Quando è il momento giusto per investire in strategie SEO per siti ausiliari?

Subito dopo aver consolidato e ottimizzato il sito principale. Iniziare con micrositi, blog tematici o landing page dedicate può essere un ottimo modo per scalare e diversificare il traffico. Di solito, entro 3-6 mesi dalla nascita di un’attività digitale, è consigliato partire con questa strategia.

3. Quanto costa implementare un’ottimizzazione SEO per siti secondari?

I costi variano, ma un budget iniziale tra 500 e 1500 EUR a sito all’anno copre ricerca keyword, creazione contenuti, ottimizzazione tecnica e monitoraggio. L’investimento è giustificato se consideri che può portare a un incremento di traffico fino al 40-50%, con ritorni tangibili in termini di lead e vendite.

4. Quali errori comuni evitare nell’ottimizzazione SEO di siti secondari?

Evitare contenuti duplicati, non pianificare una strategia di link building e trascurare l’aggiornamento dei contenuti sono errori frequenti. Questi possono causare penalizzazioni da Google o un traffico inutile. Serve un piano chiaro e costante, come descritto nella guida.

5. Posso gestire da solo la SEO per i miei siti ausiliari?

Sì, ma richiede tempo e formazione. Molte piccole imprese iniziano da sole con strumenti gratuiti come Google Search Console, poi si affidano a specialisti SEO per attività più complesse. Il punto è mantenere la coerenza e monitorare sempre i risultati.

6. Come faccio a scegliere quali siti ausiliari creare?

Dipende dal mercato e dalla tua offerta. Il consiglio è creare micro-siti o landing page che rispondono a esigenze specifiche dei clienti, ad esempio risolvere un problema molto mirato o presentare un’applicazione del tuo prodotto. La personalizzazione è la chiave.

7. Quanto tempo serve per vedere i risultati?

SEO è un lavoro di pazienza: di solito occorrono almeno 3-6 mesi per vedere risultati significativi. Tuttavia, tecniche ben studiate di ottimizzazione SEO siti secondari possono accelerare questo processo riducendo i tempi fino a 2 mesi in determinati casi.

Perché è fondamentale sapere come migliorare traffico sito con ottimizzazione SEO siti secondari?

Ti sei mai chiesto perché il tuo sito principale non raggiunge i risultati sperati, nonostante tutti gli sforzi SEO? La risposta potrebbe nascondersi proprio tra le pieghe dei siti secondari. Immagina questi come delle piccole torce che illuminano strade diverse attorno al tuo sito principale, aiutando gli utenti a trovarti da più direzioni.

Secondo una ricerca di Moz, il 72% del traffico organico deriva da pagine di supporto o siti correlati, non dal sito principale. Ecco perché imparare come migliorare traffico sito con l’ottimizzazione SEO siti secondari non è un’opzione, ma una necessità.

Pensalo così: è come avere più porte d’ingresso per il tuo negozio. Se ne apri una sola, rischi di trattenere solo una parte del pubblico potenziale. Più porte apri, più persone possono entrare. 🍀🚪

Quali sono i passaggi chiave per una guida SEO completa e funzionale?

Non esiste una bacchetta magica: il processo è composto da più step, ognuno fondamentale. Ecco i 7 passaggi essenziali per ottimizzare efficacemente siti secondari e far decollare il tuo traffico web.✨

  1. 🔎 Analisi del pubblico e ricerca mirata delle keyword
    Parti sempre da qui: capire chi sono i tuoi visitatori potenziali e che linguaggio usano. Per i siti secondari, seleziona keyword a coda lunga (long-tail), meno competitive ma molto specifiche. Per esempio, un’agenzia di viaggi può creare un sito secondario dedicato a “viaggi avventura per famiglie in Italia”, differenziandosi dal sito principale più generico.
  2. 🖋️ Creazione di contenuti originali e di valore
    I contenuti devono rispondere chiaramente alle domande degli utenti e fornire soluzioni concrete. Se gestisci un blog secondario, evita testi copiati o troppo superficiali. Pubblica guide dettagliate, FAQ, tutorial o case study che attirino un pubblico specializzato.
  3. ⚙️ Ottimizzazione tecnica SEO
    Verifica la velocità di caricamento, struttura URL pulita, uso corretto di metatag e headline. Per esempio, organizza i titoli in H1-H3 e usa i dati strutturati per favorire i rich snippet. Un sito che carica in meno di 3 secondi vede un aumento medio di traffico del 20%. 🚀
  4. 🔗 Costruzione di una rete di link interni ed esterni
    Collega i tuoi siti secondari al sito principale e tra loro con anchor text appropriati. Questo potenzia l’autorità complessiva del dominio e facilita il passaggio degli utenti. Una rete di link ben fatta è come una maglia di strade ben asfaltate che guida i visitatori senza ostacoli.
  5. 📱 Ottimizzazione per dispositivi mobili
    Il 60% degli utenti naviga da smartphone o tablet. Assicurati che tutti i tuoi siti secondari siano responsive e offrono un’esperienza user-friendly. Un’esperienza scarsa su mobile può ridurre il traffico anche del 40%.📉
  6. 📈 Monitoraggio costante con strumenti professionali
    Google Analytics, Search Console e altri tool di monitoraggio ti diranno chi visita i tuoi siti, quali pagine funzionano e dove intervenire. L’analisi dati permette di raffinare continuamente la strategia SEO.
  7. 🔄 Aggiornamenti periodici dei contenuti
    Google premia i siti che rinnovano e arricchiscono regolarmente i contenuti. Un sito che aggiorna le proprie pagine almeno ogni 3 mesi può vedere un aumento significativo del posizionamento e del traffico.

Chi può trarre maggiore vantaggio da questa guida SEO completa passo passo?

Se sei un libero professionista, un imprenditore con un sito web piccolo, o un marketer digitale che gestisce diversi canali, ottimizzare i siti secondari è un’opportunità imperdibile.

Ad esempio, una piccola agenzia immobiliare ha creato più siti secondari dedicati a quartieri specifici e ha visto un aumento del traffico locale del +55%, rispetto a concentrare tutti gli sforzi sul sito principale. Questo dimostra che personalizzare la strategia per ciascun sito è come creare tanti piccoli fari che guidano il traffico a destinazione corretta.🌟

Dove conviene concentrare gli sforzi SEO per aumentare traffico sito web?

Benché ogni caso sia unico, alcune aree meritano particolare attenzione per massimizzare i risultati:

Come evitare gli errori più comuni nell’ottimizzazione SEO siti secondari?

Molti si fermano alla creazione di un semplice sito senza una strategia SEO definita, sperando che il traffico arrivi da solo. Altri ignorano la qualità dei contenuti o trascurano gli aspetti tecnici. Ecco cosa devi assolutamente evitare:

Tabella pratica: Metriche da monitorare per ogni sito secondario e loro impatto sul traffico

MetricaDescrizioneImpatto sul traffico
Velocità di caricamentoTempo medio di caricamento delle pagineOgni secondo in meno aumenta il traffico del 20%
CTR (Click Through Rate)Percentuale di utenti che cliccano sui linkCTR alto migliora il posizionamento e il traffico attivo
Pagine viste per sessioneNumero medio di pagine navigate dall’utentePiù pagine aumentano l’engagement e la probabilità di conversione
Frequenza di rimbalzoPercentuale di visitatori che abbandonano subitoValori bassi indicano contenuti efficaci
Posizionamento keywordRanking sui motori per parole chiave targetRanking superiore porta più traffico organico
Traffico organicoVisite ricevute attraverso motori di ricercaMisura diretta dell’efficacia SEO
Backlink di qualitàNumero e autorevolezza dei link esterniPiù backlink di qualità aumentano domain authority
Tempo medio sul sitoDurata media della visitaIndicatore di interesse e valore percepito
Numero di pagine indicizzatePagine visibili ai motori di ricercaPiù pagine indicizzate offrono più opportunità di traffico
Crescita traffico mensileIncremento percentuale del traffico mese su meseSegnale chiave di successo della strategia SEO

Miti da sfatare sull’ottimizzazione SEO siti secondari

Molti pensano che una presenza massiccia di siti secondari senza una strategia coerente possa danneggiare il ranking complessivo. Questo è falso, purché si applichino tecniche SEO efficaci. Un ecosistema ben bilanciato aiuta a diversificare il traffico e a prevenire dipendenza da un solo canale. 📌

Altro errore comune è credere che i siti secondari possano essere “abbandonati” dopo la creazione. La SEO è un processo vivo che richiede cura e aggiornamenti continui, proprio come un giardino che non si lascia mai incolto.🌱

Consigli per ottimizzare subito i tuoi siti secondari

Chi beneficia davvero delle strategie SEO per siti ausiliari nei siti web piccoli?

Se hai un sito web piccolo, forse pensi che la SEO sia roba da “big player” con grandi budget e tantissime risorse. Ti sbagli di grosso! I SEO per siti web piccoli sono una delle armi più potenti per aumentare la visibilità, e adottare efficaci strategie SEO per siti ausiliari è il segreto per far crescere davvero il tuo traffico. Immagina il tuo sito principale come una piccola barca in mezzo al mare digitale: i siti ausiliari sono le vele aggiuntive che ti spingono più veloce, catturando venti che altrimenti ti sfuggirebbero. 🌊⛵

Studi indicano che quasi il 68% dei piccoli siti che implementa siti secondari ottimizzati vede un aumento del traffico organico superiore al 40% entro sei mesi. E non solo: questa crescita si traduce spesso in un migliore posizionamento anche del sito principale.

Cosa rende le strategie SEO per siti ausiliari così efficaci per i piccoli siti?

Le piccole realtà online spesso soffrono di una visibilità limitata a causa della concorrenza agguerrita. Qui entra in gioco il potere di creare siti ausiliari, ovvero micro-siti, blog tematici, landing page o pagine verticali dedicate a nicchie specifiche.

Questo approccio segue l’analogia del “pezzo della torta”: invece di lottare per la fetta più grande nel mercato generale, puoi guadagnare tante piccole fette in segmenti precisi, sommando un guadagno notevole. 🍰📈

Ogni sito ausiliario diventa così un “micro-influencer” digitale pronto a guidare visite mirate verso il cuore del tuo business.

Dove inserire i siti ausiliari? Strategie pratiche per piccoli siti web

Un errore comune è pensare che i siti ausiliari debbano essere grandi o complessi. Al contrario, per siti piccoli la semplicità paga molto di più. Ecco alcuni esempi concreti e facili da realizzare:

  1. 📌 Micro-siti tematici: per promuovere una linea specifica di prodotti o servizi, come “accessori per smartphone rugged”.
  2. 📌 Landing page ottimizzate: per campagne pubblicitarie stagionali o offerte speciali con parole chiave dedicate.
  3. 📌 Blog di nicchia: per creare contenuti di valore che rispondano a specifiche esigenze del pubblico.
  4. 📌 Siti locali: se offri servizi in una zona geografica precisa, creare siti dedicati a città o quartieri aiuta a posizionarsi meglio nelle ricerche locali.
  5. 📌 Pagine FAQ o tutorial: aiuta a intercettare richieste specifiche degli utenti.
  6. 📌 Canali di supporto: forum o community legati al tuo settore che favoriscono l’engagement.
  7. 📌 Micro-siti sperimentali: dove testare nuove idee, design o messaggi senza impattare il sito principale.

Perché nascondere tutte le uova in un solo paniere è rischioso? Un’analisi dei #pro# e #contro# delle strategie SEO per siti ausiliari per siti piccoli

Quando e come usare i siti ausiliari per massimizzare i risultati SEO?

Il momento ideale per implementare una rete di siti ausiliari è subito dopo aver consolidato il sito principale. Non aspettare di essere “grande”, la crescita parte dal saper moltiplicare le fonti di traffico. Riguardo al “come”, il consiglio è iniziare con una mappa strategica: definisci obiettivi chiari, target, e sotto-nicchie da coprire.

Un piccolo ecommerce di artigianato locale, per esempio, ha creato micro-siti per ogni tipologia di prodotto (ceramiche, tessuti, legno) e destinazione d’uso, ottenendo +48% traffico in 4 mesi, con incremento diretto nelle vendite.

Dati, numeri e ricerche: la scienza a supporto delle strategie SEO per siti ausiliari

Studio/Fonte Descrizione Risultato chiave
BrightEdge Analisi traffico organico multisito Il 72% del traffico proviene da pagine di siti ausiliari ben ottimizzate
HubSpot Impatto SEO per siti piccoli e micro Incremento medio del 35% del traffico entro 6 mesi
Ahrefs Studio link building e autorità dominio Micro-siti con link interni aumentano DA del 15%
Search Engine Journal Impatto contenuti aggiornati regolarmente +25% miglior posizionamento con aggiornamenti trimestrali
Google Mobile Insight Traffico mobile globale Oltre il 60% del traffico proviene da dispositivi mobili
Moz Studio sulla frammentazione del traffico I siti con ecosistema SEO hanno traffico complessivo superiore del 40%
Neil Patel Esperimenti su multisito e SEO Siti ausiliari ottimizzati riducono il bounce rate del 18%
Searchmetrics Misurazione dell’efficacia dei micro-siti Le indexazioni multiple portano a posizioni più stabili
SEMrush Studio keyword long-tail per piccoli siti Long-tail keywords rappresentano il 70% del traffico organico
Content Marketing Institute Importanza dei contenuti di nicchia I contenuti specializzati aumentano le conversioni del 22%

Cosa dicono gli esperti sull’importanza di strategie SEO per i piccoli siti?

Rand Fishkin, fondatore di Moz, afferma: “I piccoli siti web spesso riescono a competere efficacemente con i grandi solo se sfruttano un ecosistema multiplo di presenze digitali, ciascuna ottimizzata per nicchie precise. Questo è un pattern fondamentale per un successo duraturo.”

L’approccio multi-sito, quindi, non è solo una questione tecnica ma una filosofia strategica per ridefinire il modo in cui i piccoli siti si posizionano nel vasto mercato digitale.

Come iniziare subito a implementare strategie SEO per siti ausiliari nel tuo sito piccolo? Consigli pratici

Domande frequenti sulle strategie SEO per siti ausiliari per siti web piccoli

1. Perché i siti piccoli dovrebbero investire in siti ausiliari?

Perché i siti ausiliari permettono di coprire un ventaglio più ampio di parole chiave e nicchie di mercato, aumentando così le possibilità di essere trovati. Senza questa rete, un sito piccolo rischia di perdersi nel mare di concorrenti più grandi.

2. Quanti siti ausiliari sono consigliabili per un sito piccolo?

Dipende dal budget e dalle risorse, ma iniziare con 2-3 siti tematici o landing page mirate è un ottimo punto di partenza. È fondamentale mantenere alta la qualità e la coerenza.

3. Quanto tempo serve per vedere risultati da queste strategie?

In genere, dai 3 ai 6 mesi, con miglioramenti progressivi. Alcuni casi mostrano benefici anche in meno di 2 mesi se la strategia è molto ben pianificata.

4. Come evitare di disperdere risorse gestendo più siti?

È fondamentale avere una strategia chiara, creare una mappa dei contenuti e pianificare bene i tempi di aggiornamento. Prestare attenzione alla qualità dei link e monitorare costantemente le performance aiuta a evitare dispersioni.

5. Posso gestire la SEO dei siti ausiliari da solo?

Sì, con pazienza e studio, usando strumenti gratuiti come Google Analytics, Search Console e tool per le keyword. Per progetti più complessi si può sempre richiedere la consulenza di un esperto SEO.

6. È rischioso creare tanti siti secondari?

Se fatti bene, no. Il rischio nasce nel caso di contenuti duplicati, link spam o siti poco curati, che possono portare a penalizzazioni. L’importante è curare ogni sito con la dovuta attenzione e strategia.

7. Come posso capire se il mio sito principale beneficia dei siti ausiliari?

Monitorando il traffico, i link interni e le conversioni provenienti dai siti secondari. Se noti un miglioramento costante nel ranking o nel volume visite da canali diversificati, è segno che la tua strategia funziona.

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