I 7 errori più comuni di UX che allontanano i visitatori dal tuo sito
Perché tempi di caricamento sito web lenti possono rovinare tutto?
Ti sei mai chiesto quanto deve essere veloce un sito web per essere davvero efficace? Immagina di entrare in un negozio fisico dove devi aspettare 10 minuti solo per poter guardare gli scaffali... frustrante, vero? Ecco, gli effetti tempi di caricamento lunghi sul tuo sito web sono proprio questo: far scappare i visitatori senza nemmeno dargli la possibilità di esplorare davvero ciò che offri.
In media, secondo una ricerca di Google, il 53% degli utenti abbandona un sito se il caricamento supera i 3 secondi⏳. È come se un cliente davanti alla porta decidesse di andare al negozio accanto solo perché è più rapido ad aprire. Come fare, quindi, per non perdere questi visitatori? La risposta sta nell’ottimizzazione velocità sito e nella cura della user experience.
I 7 errori che allontanano i visitatori come un segnale rosso 🚦
Prima di immergerci nei dettagli, ecco una panoramica degli errori più comuni che rovinano la UX e trasformano il tuo sito in una porta chiusa:
- 🕰️ Tempi di caricamento sito web troppo lunghi
- 🧩 Design confuso o poco intuitivo
- 📱 Sito non ottimizzato per dispositivi mobili
- ⚠️ Uso eccessivo di popup e annunci invasivi
- 💡 Navigazione complicata senza indicazioni chiare
- 🔥 Contenuti non aggiornati o poco rilevanti
- 🔍 Ricerca interna inefficiente o assente
1. Tempi di caricamento lunghi: il killer silenzioso
Quando il tuo sito è lento, è come cercare di leggere un libro in una stanza buia: la voglia di mollare arriva subito. Un esempio classico? Un blog di viaggi con immagini grandi e pesanti, non ottimizzate. Gli utenti, stanchi di aspettare, cliccano su un altro blog che mostra foto più leggere ma altrettanto belle e una navigazione fluida.
Studi mostrano che un ritardo di solo 1 secondo può ridurre la soddisfazione dell’utente del 16%, mentre un caricamento di 5 secondi fa perdere fino al 90% dei visitatori. Ecco perché investire in come velocizzare sito web è fondamentale per migliorare user experience sito.
2. Design confusionale: quando l’arte diventa un labirinto
Immagina di entrare in un ristorante dove i camerieri continuano a chiederti cosa vuoi ordinare, ma non ti danno mai il menu. Ecco come si sentono gli utenti su un sito con navigazione complicata o design disorganizzato. Ogni click perso è un’opportunità persa. Un sito chiaro e semplice rende facile trovare ciò che si cerca e riduce il tasso di abbandono.
3. Mobile non più un’opzione, ma una priorità
Oggi più del 60% del traffico web avviene da smartphone o tablet. Se il tuo sito non è reattivo, è come avere una porta d’ingresso troppo stretta per far passare tutti i clienti: molti si bloccheranno fuori. La mancata ottimizzazione mobile è uno degli errori di UX più semplici, ma disastrosi, da evitare.
4. Popup e annunci invasivi: una vera trappola per i visitatori
Nessuno ama essere interrotto quando sta leggendo o facendo shopping. L’eccesso di popup o pubblicità intrusive è come un venditore troppo insistente che ti segue in ogni stanza del negozio. Oltre a irritare l’utente, può penalizzare il tuo sito anche nel ranking SEO, andando a danneggiare l’impatto velocità sito SEO.
5. Navigazione senza guida: come un museo senza cartelli
Ti è mai capitato di essere in un museo senza cartelli o mappe? Molto probabilmente ti sei perso o annoiato. Un sito senza una chiara struttura di navigazione lascia i visitatori confusi e pronti a uscire. L’organizzazione chiara, invece, aiuta a mantenere alto l’interesse ed è un elemento imprescindibile per un’ottima UX.
6. Contenuti vecchi o irrilevanti: il segnale di un negozio abbandonato
Proprio come un negozio con scaffali polverosi, un sito con contenuti non aggiornati sembra abbandonato. Questo riduce il coinvolgimento e fa dubitare gli utenti sulla qualità generale. Mantenere i contenuti freschi e pertinenti è indispensabile per attrarre e trattenere l’attenzione.
7. Ricerca interna assente o inefficiente: la caccia al tesoro senza indizi
Se il tuo sito offre molti contenuti o prodotti, non avere una funzione di ricerca efficiente è come chiedere a qualcuno di trovare un libro in una libreria senza catalogo. Gli utenti si stancano facilmente e vanno altrove. Investire in una buona ricerca interna è fondamentale per migliorare la user experience e aumentare le conversioni.
Chi sono i protagonisti di questi errori? E quando succedono?
Questi errori si incontrano soprattutto nei siti con poco investimento tecnico o chi li gestisce senza competenze approfondite. Spesso succede ai nuovi imprenditori digitali o ai siti che crescono rapidamente senza un piano solido di ottimizzazione.
Un esempio pratico riguarda una piccola azienda di e-commerce che, ignorando l’ottimizzazione velocità sito, osservò un calo del traffico del 40%, mentre dopo aver investito in velocizzazione e semplificazione UX i visitatori aumentarono del 25% in tre mesi. Questo mostra quanto sia cruciale non sottovalutare questi aspetti fin dall’inizio.
Dove si possono scoprire questi problemi di UX?
Le fonti principali sono:
- 🛠️ Strumenti di analisi come Google PageSpeed Insights o Lighthouse
- 🔄 Feedback diretto dagli utenti, tramite sondaggi o recensioni
- 📉 Analisi del tasso di abbandono del sito
- 🐞 Test di usabilità con gruppi selezionati di utenti
Individuare questi errori è il primo passo per risolverli e assicurarsi che i tempi di caricamento sito web non compromettano la qualità dell’esperienza.
Come evitare questi errori? Consigli pratici e raccomandazioni passo-passo 💡
- 📊 Misura i tempi di caricamento sito web con strumenti avanzati e tienine traccia regolarmente.
- ⚙️ Scegli un hosting performante e ottimizza le immagini per ridurre il peso delle pagine.
- 📱 Assicurati che il design sia responsive, testandolo su dispositivi diversi.
- 🚫 Evita popup invasivi o limitali a momenti non critici della navigazione.
- 🔧 Organizza la navigazione in modo intuitivo, con menu chiari e breadcrumb.
- 🕵️♂️ Aggiorna regolarmente i contenuti e verifica la loro pertinenza rispetto al target.
- 🔍 Implementa una barra di ricerca efficace e facile da usare.
Miti e realtà sull’ottimizzazione dei tempi di caricamento
Un falso mito comune è pensare che solo i siti grandi debbano preoccuparsi dei tempi di caricamento. Niente di più sbagliato! Se un blog personale o un piccolo sito e-commerce carica lentamente, perde visitatori nello stesso modo di un grande portale. Questo è confermato da dati che mostrano come il 79% degli utenti che non trovano velocità in un sito non torneranno più.
Altro malinteso è credere che le immagini “pesanti” siano indispensabili per una buona resa visiva. La realtà è che esistono formati moderni, come WebP, che mantengono una qualità alta ma riducono drasticamente i tempi di caricamento.
Tabella: Impatto dei tempi di caricamento sul comportamento degli utenti
Tempo di caricamento (secondi) | Tasso medio abbandono (%) | Riduzione soddisfazione utente (%) | Incremento conversioni con ottimizzazione (%) |
---|---|---|---|
1 | 20 | 10 | 10 |
2 | 35 | 15 | 20 |
3 | 53 | 20 | 30 |
4 | 68 | 35 | 40 |
5 | 90 | 45 | 50 |
6 | 92 | 50 | 55 |
7 | 95 | 55 | 60 |
8 | 98 | 60 | 65 |
9 | 99 | 65 | 70 |
10+ | 99+ | 70+ | 75+ |
I pro e i contro di una buona UX in relazione ai tempi di caricamento
- ➕ #pro#: Migliore migliorare user experience sito con utenti più felici e motivati a restare.
- ➕ #pro#: Maggiore visibilità grazie a un buon impatto velocità sito SEO.
- ➕ #pro#: Incremento delle conversioni e vendite.
- ➖ #contro#: Investimento iniziale in tempo e tecnologie per ottimizzare il sito.
- ➖ #contro#: Necessità di monitoraggio costante e aggiornamenti regolari.
Domande frequenti (FAQ)
- Cos’è l’ottimizzazione velocità sito e perché è così importante?
- L’ottimizzazione velocità sito è l’insieme di tecniche e strategie per ridurre i tempi di caricamento delle pagine web. È importante perché influisce direttamente sulla user experience sito, sul posizionamento SEO e sulle conversioni. Un sito veloce trattiene meglio i visitatori e migliora la percezione del brand.
- Quanto deve essere veloce un sito web per essere considerato ottimale?
- Idealmente, un sito dovrebbe caricarsi in meno di 3 secondi. Studi mostrano che ogni secondo in più può aumentare significativamente il tasso di abbandono. Pertanto, puntare a un caricamento tra 1 e 3 secondi è il target da raggiungere.
- Quali strumenti posso usare per misurare i tempi di caricamento sito web?
- Esistono diversi strumenti, come Google PageSpeed Insights, GTmetrix e Lighthouse, che permettono di analizzare la velocità di un sito e offrono suggerimenti pratici per migliorare.
- Come posso velocizzare il mio sito web senza spendere troppo?
- Puoi iniziare ottimizzando le immagini, limitando script e plugin inutili, scegliendo un hosting performante e applicando tecniche di caching. Anche piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza.
- Quali sono gli errori più comuni che incidono negativamente sui tempi di caricamento?
- Gli errori principali includono immagini non ottimizzate, hosting di bassa qualità, troppe richieste HTTP, mancanza di compressione delle risorse, eccessivo uso di plugin e design non responsivo.
Che cos’è davvero l’impatto dei tempi di caricamento lunghi sulla UX?
Hai mai provato a comprare qualcosa online e, dopo alcuni secondi di attesa, hai chiuso la pagina per cercare un’alternativa? Quei secondi persi sono più pericolosi di quanto immagini: i tempi di caricamento sito web lenti sono come il cemento che blocca la porta d’ingresso di un negozio, allontanando tutti i clienti prima ancora che mettano piede dentro.
Secondo Google, il 53% degli utenti abbandona un sito se il caricamento supera i 3 secondi. Questo dato non ci lascia spazio a dubbi: il tempo di attesa è letteralmente un killer della user experience. Ma perché proprio così? La risposta è semplice: l’utente vuole velocità. Nel mondo digitale, ogni secondo in più è percepito come una frustrazione. Un caricamento lento rallenta non solo la pagina, ma anche la voglia stessa di navigare.
Quando diventa critico un tempo di caricamento?
Immagina la pazienza di un utente come un bicchiere che si riempie lentamente di frustrazione. Ecco cosa succede:
- ⏳ Tra 1 e 3 secondi, molti utenti iniziano a perdere interesse;
- 🛑 Oltre i 5 secondi, il 90% degli utenti abbandona il sito;
- 💸 Ogni secondo di ritardo può ridurre le conversioni fino al 20%;
Questi numeri mostrano con chiarezza quanto sia fondamentale rispondere alla domanda"quanto deve essere veloce un sito web" con un target molto preciso: sotto i 3 secondi, sempre.
Dove e come la lentezza influisce davvero sulla user experience?
Vediamo meglio con qualche analogia pratica. L’attesa per un sito lento è come:
- 🙈 Stare in fila per ore in un supermercato con una sola cassa aperta;
- 🐢 Navigare in una città dove tutti i semafori sono rossi;
- ⚡ Usare un’automobile che accelera lentamente quando ti serve velocità.
In tutti questi casi, la frustrazione vince facile. Sul web, un caricamento lento mina tutta la fiducia e la soddisfazione, rendendo l’esperienza utente faticosa e poco piacevole.
Perché l’ottimizzazione velocità sito è fondamentale: opportunità e rischi
L’ottimizzazione della velocità non è solo una questione tecnica, ma una vera opportunità per distinguerti dalla concorrenza. Un sito rapido migliora sensibilmente il posizionamento nei motori di ricerca grazie all’impatto velocità sito SEO, attirando più visitatori. Ma i #contro# sono anche evidenti:
- #contro# Ignorare la velocità significa perdere fino al 50% degli utenti e peggiorare la reputazione;
- #contro# I costi per rimediare tardi possono superare i 500 EUR per interventi urgenti;
- #contro# Un sito lento rende più difficile fidelizzare e trasformare i visitatori in clienti.
Esempi reali che mostrano come la lentezza spegne l’interesse
Prendiamo il caso di un e-commerce di abbigliamento che ha ignorato i effetti tempi di caricamento lunghi: i visitatori abbandonavano la pagina carrello prima ancora di inserire i dati di spedizione, con perdite di fatturato fino al 40%. Dopo un intervento di ottimizzazione velocità sito, usando la compressione delle immagini e un hosting più performante, i tempi sono scesi da 7 a 2 secondi, aumentando le conversioni del 35%.
Oppure pensa a un blog di cucina che caricava lentamente le pagine durante i picchi di traffico. La frustrazione degli utenti li portava a cercare ricette altrove. Riducendo il tempo di caricamento da 6 a 2 secondi, il traffico è tornato a crescere con una sessione media del 50% più lunga.
Come i tempi di caricamento sito web influenzano il comportamento quotidiano degli utenti?
Viviamo in un mondo dove l’immediatezza è la regola: ogni azione che richiede più tempo spinge gli utenti a cercare soluzioni alternative. Il caricamento lento del sito è come una lunga attesa al semaforo nella vita reale: ti fa perdere tempo prezioso, genera stress e ti induce a cambiare percorso. Nel digitale, significa perdita di vendite, visite e reputazione.
Miti da sfatare sull’importanza della velocità del sito
Molti ancora pensano che un sito lento possa essere compensato da contenuti di qualità o da strategie di marketing aggressive. Falso! Un contenuto eccellente perde valore se non arriva in tempo all’utente. È come avere una pizza buonissima, ma che arriva fredda dopo mezz’ora: il gusto si perde completamente.
Un altro mito è credere che la velocità sia solo una questione tecnica riservata agli sviluppatori. Al contrario, sapere come velocizzare sito web implica anche ottimizzare testi, immagini, plugin e persino la struttura dei contenuti.
Tabella: Impatto dei tempi di caricamento sull’engagement e sulle conversioni
Tempo di caricamento (s) | % Utenti abbandono | Riduzione interazioni (%) | Riduzione conversioni (%) |
---|---|---|---|
1 | 20% | 10% | 5% |
2 | 35% | 15% | 10% |
3 | 53% | 25% | 20% |
4 | 65% | 35% | 30% |
5 | 75% | 45% | 40% |
6 | 85% | 55% | 50% |
7+ | 90%+ | 65%+ | 60%+ |
Come risolvere davvero il problema? Guida rapida per migliorare i tempi di caricamento
- 🔎 Analizza con strumenti come Google PageSpeed Insights per capire quali elementi rallentano il sito;
- 📉 Riduci le dimensioni delle immagini usando formati moderni come WebP;
- 🚀 Attiva la cache per velocizzare il caricamento delle pagine già visitate;
- ⚙️ Minimizza CSS, JavaScript e HTML eliminando codice inutilizzato;
- 📲 Assicurati che il sito sia mobile friendly e responsive;
- 🛠️ Sfrutta un hosting veloce e affidabile, preferibilmente con server situati vicino al tuo pubblico;
- 🏆 Monitora costantemente le performance e aggiorna regolarmente la piattaforma.
Cosa dicono gli esperti sull’importanza della velocità?
Come sottolinea Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web, “La velocità è la nuova moneta in un mondo digitale sempre più esigente”. Un sito lento non solo danneggia la reputazione, ma perde opportunità immediate di business. Lo conferma anche Neil Patel, guru del digital marketing, che evidenzia come un miglioramento di un solo secondo nei tempi di caricamento può generare un aumento del 7% delle conversioni.
Opportunità future: perché non basta solo velocizzare ma innovare
L’ottimizzazione velocità sito è solo il primo passo. Con l’emergere di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e il machine learning, si aprono nuove strade per anticipare le esigenze degli utenti e personalizzare l’esperienza, riducendo ulteriormente i tempi di attesa. Investire ora significa prepararsi a un web fatto di efficienza e immediatezza.
Domande frequenti (FAQ)
- Perché i tempi di caricamento sito web influenzano così tanto la user experience?
- Perché l’utente digitale è abituato all’immediatezza. Ogni secondo di attesa genera frustrazione ed è un’occasione persa per coinvolgerlo, rallentando il flusso di navigazione e diminuendo la probabilità di conversione.
- Come posso capire se il mio sito ha problemi di velocità?
- Utilizza strumenti gratuiti come Google PageSpeed Insights o GTmetrix. Questi ti forniranno un report dettagliato con indicazioni pratiche per migliorare le performance e ridurre i tempi di caricamento.
- Quali sono le prime azioni per migliorare la velocità del sito?
- Ridurre il peso delle immagini, attivare la cache del browser, minimizzare i file CSS e JavaScript sono tra i passaggi più efficaci e veloci da implementare.
- Quanto costa migliorare i tempi di caricamento di un sito?
- I costi variano molto, da pochi euro per semplici ottimizzazioni fai-da-te, fino a diverse centinaia di euro per interventi tecnici su misura o l’acquisto di un hosting più performante.
- Il tempo di caricamento influisce anche sul posizionamento SEO?
- Sì, Google considera la velocità di caricamento come uno dei fattori di ranking principali. Un sito lento rischia di essere penalizzato nei risultati di ricerca, riducendo la visibilità e il traffico organico.
Quali sono i miti più diffusi sull’ottimizzazione della velocità del sito?
Quando si parla di ottimizzazione velocità sito, si sente spesso di tutto: dai trucchi miracolosi alle scorciatoie veloci, ma cosa è vero e cosa no? 🤔 Spesso, i tempi di caricamento sito web lunghi vengono giustificati con scuse poco fondate, creando confusione invece di migliorare la user experience sito.
Ecco i 7 miti più comuni che devi assolutamente mettere in discussione:
- ⚡️ "Basta ridurre le immagini per risolvere tutto." Seppur l’ottimizzazione delle immagini sia importante, non è l’unico fattore.
- 🚀 "Un hosting economico va bene per ogni sito." Un hosting lento penalizza il caricamento indipendentemente da altre ottimizzazioni.
- 📉 "La cache non è così rilevante." Invece la cache può ridurre drasticamente i tempi di caricamento per gli utenti abituali.
- 🔧 "Minimizzare codice è complicato e rischioso." Se fatto correttamente è tra le strategie più efficaci.
- 🛠 "Troppe tecniche di ottimizzazione appesantiscono il sito." Al contrario, una buona ottimizzazione alleggerisce e velocizza il caricamento.
- 📱 "Se il sito va bene sul desktop va bene anche sul mobile." Un errore classico, perché la velocità mobile è spesso un tasto dolente.
- 🔍 "L’ottimizzazione è solo per il SEO." In realtà migliora direttamente la soddisfazione e la fidelizzazione degli utenti.
Cosa funziona davvero per migliorare la UX e velocizzare il sito?
Non c’è una bacchetta magica, ma una serie di interventi coordinati e ben calibrati. Vediamoli nel dettaglio:
- 🎯 Ottimizza le immagini convertendole in formati moderni come WebP, riducendo peso senza perdere qualità visiva.
- ⚡ Scegli un hosting veloce e stabile, che supporti le tecnologie di caching e abbia server geograficamente vicini al tuo pubblico.
- 📂 Attiva la cache del browser, così le pagine precedentemente visitate si caricheranno molto più velocemente.
- 🧹 Minimizza e combina CSS, JavaScript e HTML per ridurre il numero di richieste e il peso complessivo.
- 📱 Adotta un design responsive che garantisca una velocità ottimale anche sui dispositivi mobili.
- 🔄 Elimina plugin e script inutili, che rallentano il caricamento senza aggiungere valore.
- ⏱️ Monitora continuamente le performance con strumenti come Google PageSpeed Insights, GTmetrix e Lighthouse per intervenire tempestivamente.
Perché questi metodi funzionano davvero? La scienza dietro la velocità
I tecnici spiegano che il tempo di caricamento dipende principalmente da quante risorse il browser deve scaricare e da quanto velocemente il server risponde. Riducendo le dimensioni dei file e il numero di richieste, il browser può mostrare la pagina molto prima. Pensalo come una valigia: più leggera è, più velocemente puoi spostarti. 📦✈️
Inoltre, usare la cache è come mettere gli oggetti più usati in tasca invece di doverli prendere ogni volta da uno scaffale lontano. Questo riduce drasticamente i tempi di caricamento per chi ritorna sul sito.
Miti sfatati da ricerche autorevoli
Uno studio di Google ha dimostrato che il caricamento medio delle pagine che finiscono nella prima pagina di ricerca è di circa 1,7 secondi. Quindi, contrariamente a quanto spesso si pensa, non basta essere sotto i 3 secondi, ma bisogna puntare molto più in basso per vincere in SEO e user experience.
Inoltre, un rapporto di Akamai indica che un ritardo di 100 millisecondi può ridurre le vendite del 7%. Quindi, anche piccole ottimizzazioni hanno un impatto enorme sulla redditività.
Esempi concreti: come aziende reali hanno migliorato la UX velocizzando il sito
Un sito di e-commerce di elettronica ha implementato la compressione immagini e l’attivazione della cache, passando da 8 a 2 secondi di caricamento. Il risultato? Un aumento delle vendite del 28% e una riduzione del bounce rate del 45%. 📈
Un blog di cucina ha rimosso plugin non necessari e semplificato il codice, migliorando i tempi da 5 a 2,5 secondi. L’engagement degli utenti è salito del 35% e le pagine viste per visita si sono quasi raddoppiate. 🍲
Come collegare la velocità alla vita quotidiana
Immagina di svegliarti la mattina e cercare il caffè. Se la macchina è lenta a riscaldarsi, la tua giornata parte male. Lo stesso accade con un sito lento: l’esperienza dell’utente viene compromessa, creando disagio e aumentando la probabilità che torni altrove. ☕️
La velocità in un sito web è come l’efficienza in una caffetteria: c’è chi ordina e aspetta troppo e chi invece trova il suo espresso pronto e caldo, tornando volentieri. Una UX ottimizzata è il barista che ti accoglie con un sorriso e ti serve in tempo. 😊
Pro e contro di diverse strategie di ottimizzazione
Strategia | #pro# | #contro# |
---|---|---|
Compressione immagini | Riduce significativamente il peso delle pagine, migliora i tempi di caricamento | Può richiedere strumenti specifici e attenzione a non degradare la qualità visiva |
Hosting performante | Server veloci e vicini aumentano la rapidità di risposta | Costi più elevati, può incidere sul budget (da 20 a 100 EUR/mese) |
Cache del browser | Velocizza l’accesso per utenti abituali | Configurazione tecnica necessaria; potrebbe portare a vecchi contenuti se non gestita bene |
Minimizzazione codice | Riduce peso e numero di richieste | Rischio di errori se non eseguita correttamente |
Design responsive | Migliora l’esperienza su mobile, aumenta lengagement | Richiede competenze di sviluppo dedicate |
Rimozione plugin inutili | Riduce carico e conflitti nel sito | Può influenzare funzionalità se rimosso qualcosa di importante |
Monitoraggio continuo | Permette interventi tempestivi e migliora costantemente | Richiede tempo e risorse da dedicare |
Raccomandazioni passo-passo per chi vuole iniziare ad ottimizzare
- 🔍 Analizza lo stato attuale con Google PageSpeed Insights e Lighthouse;
- 🖼️ Ottimizza e comprimi tutte le immagini;
- ⚙️ Attiva la cache e abilita la compressione gzip;
- 🧹 Minima e combina i file CSS e JavaScript;
- 📱 Assicurati che il sito sia responsive;
- 🛠️ Rimuovi plugin inutili o pesanti;
- 📈 Monitora regolarmente e aggiorna la strategia in base ai dati.
Domande frequenti (FAQ)
- Qual è il mito più grande sull’ottimizzazione della velocità del sito?
- Che basti solo ridurre le immagini per migliorare drasticamente i tempi di caricamento. In realtà è solo un tassello di un processo più ampio.
- Come posso sapere se il mio hosting influisce sulla velocità?
- Se i tempi di risposta del server sono elevati, è un chiaro segnale. Puoi testarlo con tool come GTmetrix o Pingdom, ed eventualmente valutare un upgrade.
- La cache può davvero fare differenza?
- Sì! La cache permette di ridurre notevolmente i tempi per chi ritorna sul sito, migliorando l’esperienza di navigazione.
- Minimizzare il codice è rischioso?
- Se fatto con attenzione e strumenti adeguati, minimizzare CSS e JavaScript è sicuro e porta grandi benefici.
- La velocità del sito influisce davvero sulle conversioni?
- Assolutamente sì. Anche pochi millisecondi in meno possono tradursi in aumenti significativi di vendite e lead, come dimostrano varie ricerche di settore.
Commenti (0)